sabato 15 giugno 2013

Bamboo_seconda

Da quando sono qua, chiusa, qui dentro, ho molto più tempo di prima.
Passo spesso per il ponticello che porta sotto questa veranda. Qui soffia un vento fresco sul finire del pomeriggio. Accompagnato da una fastidiosa compagnia di zanzare che mi devastano i piedi con le loro punture. Tutto sommato però è un buon posto dove stare. Gli altri pazienti passeggiano, giocano a carte, mangiano un dolce, fumano una sigaretta. Io no. Io scrivo, a te.

Da quando sono qua, chiusa, qui dentro, è fiorito il gelsomino.
All’inizio era verde poi sono cominciati a sbocciare i fiorellini bianchi. E con la loro comparsa, quel fantastico profumo. Ci passo davanti e penso già a quanto sarà piacevole ricevere nel naso quell'odore. Perché è quello dell’estate e del mare.
Ne avevano una in quella casa in Sardegna, che ci ospitava per Agosto. Con Giovanni andavamo insieme ai nostri amici. Tutti fidanzati, giovani, con il sapore di sale e di aperitivi addosso. Alla mattina facevamo colazione sotto il patio e lo sentivo, quel profumo, quando il vento soffiava da est.

Da quando sono qua, chiusa, qui dentro, prendo le medicine. E cerco di non fumare.
I dottori mi hanno detto che posso farlo. Se aiuta a scaricare la tensione. L’ultima sigaretta l’ho accesa prima di scoprire di averti nella pancia. E improvvisamente, quel luglio, mi dava fastidio sentire quel sapore di metallo in gola. Per cinque giorni avevo fumato quel pacchetto, poi era troppa la paura di fare una cosa sbagliata o forse la paura di essere scoperta. E avevo smesso, improvvisamente. Come quando avevo iniziato, senza accorgermene.

Da quando sono qua, chiusa, qui dentro non dormo. La notte sono sola, nella mia stanza. Guardo fuori dalla mia stanza e ti immagino. Perché se chiudo gli occhi non riesco a sognarti.

Fine, pubblicità. 

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