Ci sono solo flash momentanei nella mia testa. Una notte afosa, un caldo che ci saranno stati 40°. La sera si sapeva che non ci sarebbe stato niente da fare. Così non l'avevano mai visto. Non era più quello che tutti avevano conosciuto, la pressione era bassissima, il suo corpo lottava strenuamente per rimanere qui, con noi. Sotto quel lungo corridoio la mamma lo diceva sottovoce alla zia. Io sentivo tutto, però, come sempre.
Ho dormito dalla nonna in quella caldissima notte. Però erano fresche le sue lenzuola, forse era la nonna che cercava di trattenere dentro sè tutto il suo calore.
È suonato il telefono, saranno state le quattro. Lo sapevamo tutti chi era dall'altra parte della cornetta.
Il nonno era andato via.
Poi tutto un turbinio di avvenimenti. Uno dietro l'altro, veloci da vederli solo correre via veloce. C'era il dolore. C'erano le necessità di quattro bambine che nonostante tutto dovevano essere accudite. C'erano i parenti da avvertire. C'era da mettere a posto in casa per ricevere le visite. C'erano gli occhi.
Gli occhi di una famiglia improvvisamente monca.
Gli occhi di quelli che restano. Che devono imparare a stare senza. Che devono condividere lo spazio con un'assenza.
È stata dura per noi ricomporci. È stato difficile ritornare una bambina quando ero diventata grande improvvisamente. È stato difficile ricominciare a farci le fotografie, a festeggiare le feste comandate. Essere felici era diventata una colpa. E quindi tra di noi, bambine, si doveva cercare di fare rumore meno possibile. Stare in silenzio in cameretta. Rispettare i confini e i limiti.
Ma, come un contrappasso, era nata una piccola vita. Che doveva essere festeggiata. E che ci ha portati tutti fuori, "a riveder le stelle". Convinti che in mezzo a quelle avremmo rivisto anche lui.
Amabili resti è un libro per quelli che restano. Sorvegliati da chi se ne è andato. Susie Salmon, assassinata a quattordici anni, guarda dalla Terra di Mezzo la sua famiglia, i suoi amici affannarsi nel dimenticarla o sperare di non farlo mai. Fa piangere questo libro. Fa guardare al dolore in modo diverso. Insolito.
Buona lettura lettori,
Giulia
Alice Sebold,
Amabili resti,
E/O,
Roma,
2009.
Che bel blog, cara Giulia!
RispondiEliminaE che preziosi consigli di lettura!!
Davvero una bella scoperta... Complimenti.
Giu - sy