Oggi sul balcone di casa mia ho conosciuto Blizzard. Grande onore. Grazie per essere arrivato fino alla mia finestra.
Oggi sul mio balcone sembra di essere in montagna. Risveglio bianco. Risveglio da spartineve, mattutino, molto mattutino. Gelido e umidiccio. Non pensavo che la Pianura Padana stesse per trasformarsi nella Pianura Siberiana!
In montagna l'aria frizzante ti entra nel naso e ti pizzica le narici. In montagna sulla neve gli occhi rimangono sempre aperti per metà perché c'è troppa luce. In montagna i rumori sono sempre ovattati, sembra di vivere molto più leggeri.
La montagna per me è camminare non sciare. Non sono portata per avere un prolungamento artificiale ai piedi. Preferisco rimanere agganciata al suolo. Sui miei piedi, nei miei scarponi da trekking.
Camminare in montagna significa hike, route. Scoutistici.
Non sono mai stata felice, la mattina dell'hike. Mai. Vestirsi di fretta, fare di fretta lo zaino, colazione e poi in mezzo alla neve. Alle nove già a camminare, con la cartina in mano.
Poi senti nelle gambe un'energia nuova. Ti sembra di avere una nuova posizione del mondo. E vedi per la prima volta la Natura senza fretta, e metti un passo davanti all'altro e fai solo quello. Cammini e cammini.
Alla sera le gambe fanno male. I piedi sono pieni di vesciche. Fanno male muscoli che non sapevi di avere.
I pensieri sono leggeri. Per la prima volta dopo molto tempo sembra di essere tornati bambini. Solo la stanchezza fisica ti assale e con un tè caldo tra le mani ci si accontenta di una buona dormita.
Ho bisogno di una bella camminata in montagna per sentire di nuovo quel sano intorpidimento. Ho bisogno di montagna per trovare il modo di dormire senza pensare, senza sogni. Ho bisogno di un po' di tranquillità.
Marina si rifugia in montagna, sulle Dolomiti, con il suo bambino. Per cercare un po' di pace. Camminando sulla neve spera di trovare un nuovo modo di affrontare la sua condizione di essere mamma. Non è facile per lei. Sola e con strani pensieri nella testa. E dalla neve arriva Manfred ad aiutarla. Passo dopo passo.
Tanto freddo in questo libro, ma anche una dose di quelle storie d'amore che fanno piangere.
Buona lettura lettori,
Giulia
Cristina Comencini,
Quando la notte,
Milano,
Feltrinelli,
2009
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