mercoledì 26 settembre 2012

Attesa

In questa attesa, annego. In questa attesa, respiro a stento. In questa attesa desidererei dormire e svegliarmi al momento giusto. 

No, non sono portata a vivere l'attesa. Non sono portata a guardare l'orologio e il calendario e vedere quanto manca. Conto i giorni, saltandone qualcuno. Conto i mesi, conto le ore. 

Che poi se mi guardo indietro di strada ne ho già fatta. 
21 settimane, di attesa, di domande, di paure, di gioie, di emozioni. Mancano tante settimane quante ne ho già trascorse. A metà strada. 
È come quando fai le gite nei boschi. Quando ti siedi a mangiare a pranzo. Fiera di quello che hai già fatto, ma pronta a rimetterti in piedi. Per arrivare alla vetta. 

Ecco domani una nuova importante tappa. Una prova da superare, per veùdere se tutti abbiamo fatto i compiti. 
Morfologica, significa vedere se lì dentro è tutto a posto. Significa venti minuti di controlli, di misure, di gambe, di braccia, di testa e di mani. Voglio vederla. Lì, davanti a quel televisore con le mani nelle mani. 

Cresci, piccola mia. Scalcia, piccola mia. Respira, piccola mia. 
Io, sono qui a proteggerti. Con le mani sulla pancia, pronta a sentire ogni tuo movimento. Pronta a bere, far pipì, cantarti una canzone, svegliarmi la notte, accarezzarmi l'ombelico. 
Siamo a metà del viaggio. 
Tu, io e il papà. Ti voglio bene, vi voglio bene, ti vogliamo bene.  



Nessun commento:

Posta un commento