È cominciato tutto con Bellamore di De Gregori. In un cd di ninnananne fatte da quelle due che sono le sue zie del cuore. L'ascoltavo. Dondolando, con lei in braccio. E ho cominciato a piangere.
Non ricordo i motivi. Di quelle prime lacrime. Nemmeno delle seconde. E di quelle delle settimane dopo. Piangevo, con lei in braccio e con lei sul fasciatoio. Piangevo, nel letto e in macchina. Piangevo, in ogni versione.
Mi svegliavo alla mattina. Con lei addosso. E mio marito dall'altra parte del letto. Con loro, lì, io avrei voluto non esserci più. Essere altrove. Dove, non aveva importanza.
Sedevo a tavola. Per il pranzo e la cena. E muovevo il cibo in bocca. Provando disgusto nell'ingoiarlo.
Stavo lontano dalla mia casa grigia. Perché chiusa dentro quelle pareti mi sembrava di scoppiare. Partivamo al pomeriggio. Io e lei, avvolta in quel piumino bianco. In macchina. Verso la città.
Tutti, attorno, mi guardavo con gli occhi della diffidenza. Temevano per me e Anna. Per me, che avevo gli occhi, lo sguardo, la mente sempre altrove. Là, dove vanno le mamme che hanno paura. Per Anna, che mangiava e dormiva. E mi guardava. Guardava una mamma sbagliata.
Una mamma che rabbrividiva se la sentiva piangere. Che voleva che tutto fosse sempre ordinato. Che preferiva che
qualcun altro la cullasse. Per poi sentirsi in colpa per non averlo fatto. E giustificarsi. Con tutti e con se stessa.
Una mamma che non voleva più quella bambina. Che voleva tornare a quando non c'era. A quando si tornava a casa alla sera e si mangiava e si guardava la televisione.
Nove mesi dopo. Mi trovo a pensare a quei momenti. Mi trovo a guardarmi, a riguardare quella che ero.
Ho ancora paura di quella Giulia. Ancora oggi, a volte, mi sento sopraffatta.
È difficile essere una mamma.
È stancante essere una mamma.
È per la vita essere una mamma.
Anna mi ha cambiato. Mi ha fatto uscire dal cuore tanto dolore e tanto amore. Mi ha mosso le viscere. Mi ha squassata. Mi ha riempito e allargato.
Non pensavo di poter amarla veramente. Poi la guardo e mi sembra che il cuore faccia un salto. Un tremito, è l'amore che mi vibra dentro.
Ho imparato ad essere una mamma.
Giulia
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