sabato 6 ottobre 2012

Femmina, bionda e boccoluta

Sarò mamma di una femmina. 
Di una mora, capricciosa, boccoluta femmina. O di una bionda o di una rossa. 
Comunque sarà una bambina, e sarà Anna.

Mi sentivo nella pancia un maschio, per la verità. Quando ho visto le righette pensavo ai rollerblade, alle bratelle, ai calzoncini e alle moto da cross. 
O almeno mi convincevo che fosse un bambino. 
Giacomo, lo abbiamo chiamato per due mesi. 
Ma non c'è mai stato. 

C'è stata, da sempre, Anna. Anna, dal femore gigante. Anna, che si nasconde davanti alla sonda dell'ecografo.  Anna, dalle piccole orecchie e dalla bocca rotonda. 
Anna. Che si sveglia la sera. Dopo cena. Anna. Che  scalcia, sgomita. Anna, che vuole far capire che c'è. Anna.

Metto le mani sulla pancia. Aspetto e risponde. E sogno.
Sogno la sua prima tutina. La sua prima cuffia, le sue prime mollette.
Sogno i pennarelli, le matite e i gessetti.
Sogno i pupazzetti, i doudou, i carillon e le apine.
Sogno il suo lettino, il fasciatoio e i pannolini.
E sogno Lei. Sulla mia pancia, non più dentro.